Museo di CapoColonna
Via Hera Lacinia, 88900 Crotone KR
Il Museo Archeologico di Capo Colonna si trova a circa 12 Km dal centro di Crotone. Al suo interno ci si potrà immergere in dei percorsi che illustrano i reperti dei ritrovamenti effettuati nel Parco Archeologico di Capo Colonna. Il Parco Archeologico si sviluppa su una superficie di quasi 50 ettari, occupando la punta esposta ad Est del promontorio di Capo Colonna, allora denominato “Lakinion akron”. Si trattava, oltre che di un luogo magico dal punto di vista geografico, anche di un luogo di culto dove veniva venerata la dea greca Hera Lacinia. Di fondazione greca, comprende oggi anche l’area archeologica, inscscritta tra le mura posticce di età romana, una zona boschiva caratterizzata da macchia mediterranea, bosco che era sacro per la Dea, e la zona dove ora sorge il Museo. Nell'area archeologica sono presenti i reperti dell’ antico Heraion, che era un santuario extraurbano della colonia Achea di Kroton, ancora attivo in età romana. Luogo di culto molto venerato, noto anche per essere stato frequentato da Pitagora che, secondo la tradizione, qui avrebbe tenuto gli incontri col ramo femminile della sua scuola, nel V secolo a.C. divenne probabilmente anche sede della Lega Italiota, confederazione a carattere politico e militare che riuniva tutti i Greci d'Occidente. Il santuario rappresentava un riferimento fisso per la navigazione e un porto sicuro, di cui la Dea se ne faceva garante.
Hera proteggeva anche la natura e in particolare i bovini, che pascolavano liberamente all'interno del bosco a lei sacro. A Capo Colonna è legata anche la figura di Annibale, che da qui ripartì per fare ritorno a Cartagine. Il più importante edificio del santuario è il grande tempio dorico di Hera Lacinia (tempio A), eretto nei pressi del ciglio della falesia. Edificato intorno al 470-460 a.C., se ne conservano tracce delle fosse di fondazione e parte dello stilobate ( base di appoggio della colonna ) orientale con un’unica colonna quasi del tutto intatta, divenuta emblema del Parco e del promontorio. Nell'area sacra sono presenti i resti di un più antico luogo di culto arcaico ( edificio B ), da cui provengono i preziosi oggetti votivi del cosiddetto Tesoro di Hera, conservati in parte nel Museo archeologico nazionale di Crotone. Realizzato all'inizio del VI secolo a.C., esso divenne, all'atto della fondazione del tempio A, un thesauròs ( piccolo edificio per custodire le offerte ). Nelle aree circostanti il tempio si trovano i resti dell'edificio K, albergo per ospiti di eccezzione, e dell'edificio H, utilizzato per feste e banchetti, risalenti al IV secolo a.C. Nella parte settentrionale dell'area archeologica sono presenti parti di un insediamento di epoca romana, identificato con la colonia di Croto, nel 194 a.C., e numerosi altri fabbricati, tra cui tre ville baronali settecentesche, una piccola chiesa dedicata alla Madonna di Capo Colonna, con un grande sagrato, dove si affaccia la Torre Nao, fortificazione del XVI secolo. Il Museo archeologico di Capo Colonna, inaugurato e riaperto al pubblico nel Dicembre del 2006, offre un vastissimo percorso espositivo, composto in tre sezioni, inserite all'interno di ampie sale open space. La prima sezione è dedicata all'abitato romano e mostra una ampia selezione delle principali classi di ceramiche e molti oggetti di uso comune. La seconda sezione conserva e custodisce i ritrovamenti realizzati nell'area intorno al santuario e la ricostruzione di uno spaccato ( Sezione ) della copertura marmorea del tetto, a doppio spiovente del tempio A. Nella terza sezione sono esposti reperti provenienti dai fondali della costa crotonese; di particolare interesse il carico di marmi di età romana del relitto di Punta Scifo.