Palazzo Giunti
Via D.sa Fosso ←→, 88900 - Crotone
Cenni Storici
Inizialmente il palazzo del Sisca, composto con più membri inferiori e superiori, confinava con il palazzo del canonico Antonino Cirrelli da una parte, e dall’altra, con quello di Domenico di Vennere. Alla morte del decano, il palazzo fu ereditato dalla nipote Isabella Sisca, zia dei fratelli Pietro e Giuseppe Antonio Giunti, figli ed eredi di Domenico Giunti. Quest’ultimo era stato solito abitare nelle case di Isabella Sisca, dove anche vi morì il 17 novembre 1737.
Nel 1743 Isabella Sisca dona al nipote Giuseppe Antonio Giunti, “una continenza di case seu palazzo con più e diversi membri e quarti superiori e inferiori in parrocchia di S. Maria Prothospatariis, loco la Pischeria vicino alle muraglie della città e alla porta secreta della città detta della Pischaria. Il palazzo confina ed è attaccato alle case del canonico Antonino Cirrelli, erede di Silvestro Cirrelli. Il 17 giugno 1745 i mastri fabbricatori di Crotone Gio. Battista Gerace e Michele de Bona, vanno al palazzo degli eredi di Silvestro Cirrelli e lo valutano del valore di ducati 1410. Il palazzo così stimato è portato in dote da una figlia ed erede del Cirrelli, la signora Anna Maria, che va in sposa a Giuseppe Nicola Orsino di Scandale. Così gli Orsini vanno ad abitare nel palazzo confinante con quello degli eredi del decano Sisca (e con quello degli eredi di Baldassare de Sole).
Nel 1850 Ignazio Giunti di Strongoli acquista il palazzo Orsini ed alcune case vicine per costruirvi il suo palazzo.
Pochi anni dopo, il 10 ottobre 1853, il comune di Cotrone concede al Giunti, sei canne quadrate e palmi 25 di suolo pubblico, del vicoletto che intercede fra il palazzo e le altre case, comprate e diventate di proprietà del Giunti, e che congiunge le strade dette Labonia e delle mura. Inizia quindi la costruzione del grande palazzo.
Cenni Architettonici
Di stile prettamente neoclassico, data la collocazione temporale, della costruzione con l' attuale conformazione strutturale. E' un edificio a corte chiusa, con scalinata su ambo i lati, in marmo, portale con volta a botte, pavimanto interno in basalto, con ballatoio triarcato con pilastro in doppio ordine. La facciata presenta tre piani, in calcare siracusano. Le decorazioni del primo livello sono a paraste scanalate, con capitelli corinzi. Il 3° livello si presenta con un sottotetto, con cornici a gettante.
L' ultimo restauro, sia della facciata, che delle parti interne, compreso la copertura, è stato eseguito nell' anno 2005, dall' Impresa F.lli Battaglia di Crotone.